Psicologo Online: La terapia online è una risorsa? Ne parliamo con lo psicoterapeuta più “cool” del web

Psicologo Online: La terapia online è una risorsa? Ne parliamo con lo psicoterapeuta più “cool” del web

Durante il primo lockdown moltissime realtà di psicoterapia si sono dovute spostare online. Lo psicologo online è quindi una possibilità o una deriva della professione?

Abbiamo affrontato questo e altri temi con Oscar Travino.
La sua pagina Facebook viaggia su numeri da influencer e le sue riflessioni sono tra le citazioni già quotate sui social network. Una visione che unisca la tradizione e la competenza ma che inizi a guardare ai nuovi mezzi ed agli effetti della pandemia sul presente e sul futuro è quindi necessaria, oggi?

Nato a Napoli nel 1977, Oscar Travino è psicologo e psicoterapeuta. Dal 2012 gestisce una pagina di psicologia con centinaia di migliaia di followers.
La sua prima pubblicazione del 2016, “L’ora o il mai più”, è la più venduta nel mercato italiano delle autopubblicazioni. Nel 2018 ha pubblicato “Sette Secondi“, nel 2020Heartquake – dalla fine al principio” e nel 2021Alma – De profundis clamo ad te, Homine“.
I suoi libri sono tradotti in inglese e spagnolo per il mercato internazionale.
Attualmente vive a Napoli, dove continua a scrivere e ad esercitare la professione di psicoterapeuta in studio e online

Lo abbiamo incontrato per conoscere la sua realtà e per capire meglio il momento che stiamo vivendo.
Abbiamo voluto iniziare chiedendo cosa ne pensa di un fenomeno della rete che è strettamente legato al bisogno di benessere e di contatto con sé: il #thakeawalkforyourmentalhealth

Take a walk for your mental health: Come commenti questo nuovo fenomeno della rete?

Mi piace, e molto.
Lo dicevano gli antichi: “mens sana in corpore sano”. Ma, come spesso accade, finiamo spesso col perdere la saggezza di antichi insegnamenti.
In un mondo dove tutto è così “mentale”, spesso dimentichiamo di avere anche un corpo.
Prima di essere un cervello (la neocorteccia è figlia di un’evoluzione piuttosto recente) siamo stati un corpo. Siamo stati muscoli, ossa, organi, battito e respiro. Mai smettere di sentirli, di prendercene cura. Perchè quando il corpo è ormai stufo di fare l’ancella della mente, allora si fa sentire con sintomi di vario tipo. E non sono sempre piacevoli.
E quindi: sì alle camminate, alla natura, alle passeggiate a piedi nudi sull’erba, ad un respiro pieno e consapevole.

Come mai il lavoro di psicologo online sta funzionando così bene?  e perchè hai deciso di usare i social per il tuo lavoro di psicoterapeuta?

 

Dieci anni fa, quando ho aperto la mia pagina, sono stato tra i primi psicologi a farlo. Con non poche titubanze, dubbi, paure. In fondo siamo figli di una visione accademica della psicologia, che ancora risente dell’immagine di un terapeuta schermato e asettico, che trovO oggi sinceramente improponibile.
Credo fortemente in una psicologia che possa tornare alle origini etimologiche del termine: psicologia è, letteralmente, “cura dell’anima”. E l’anima non la tocchi con freddi tecnicismi, o con un linguaggio accademico e diatante che ha il solo effetto di far sentire una persona come un oggetto da osservare o, peggio ancora, “riparare”. L’anima la sfiori con l’anima, in un’idea di terapia dove la relazione torna ad essere uno dei principali fattori di cura, e dove il terapeuta sceglie di mettersi in gioco.
Di mostrarsi essere umano ancor prima che professionista.
Ed ha funzionato. Oggi la pagina vanta circa 200.000 iscritti ed è diventata uno spazio di divulgazione, condivisione e incontro.

Cosa ne pensi del tema “bonus psicologo” prima cancellato dalla legge di bilancio e poi recuperato dalle singole regioni?
Quali sono i primi effetti che stai registrando sulla tua esperienza diretta, rispetto alla pandemia?

Voglio parlarvi di quello che vedo.
Vedo un vertiginoso aumento delle richieste di terapia, alle quali io e molti miei colleghi fatichiamo a tener fronte.
Vedo un’esplosione di problematiche connesse all’ansia, ai pensieri ossessivi, ai tratti ipocondriaci.
Vedo persone spaventate. E smarrite.
Vedo un aumento delle problematiche di coppia in chi è impegnato, e problematiche a conoscere persone nuove in chi è single.
Vedo un preoccupante aumento del senso di isolamento.
Vedo confusione, indecisione, paure e dubbi, conflitti enormi e la possibilità di vivere una vita piena che si restringe sempre più.
Vedo continue ordinanze, dpcm, il senso stringente di un’angoscia comune che cresce ogni giorno.
Vedo le file fuori le farmacie per i tamponi.
Vedo disperati bisogni di abbracci a lungo negati.
Vedo la difficoltà a fare progetti a lungo termine, che sia la programmazione di un viaggio o la scelta di intraprendere un percorso di studi.
Vedo neomamme terrorizzate all’idea del mondo che stanno consegnando ai loro figli.
Vedo, sento, e cerco col mio lavoro quotidiano di intervenire per quanto posso. Ma è solo il mio piccolo contributo.
Vedo la necessità di un’attenzione istituzionale a tutto quello che vedo.
Vedo un bonus psicologo proposto e non approvato.
Non è stato considerato prioritario, forse.
David Lazzari, presidente dell’Ordine degli psicologi, evidenzia che i problemi psicologici sono la prima voce di costo nel campo della salute.
Secondo la London School of Economics, ogni euro investito nella salute psicologica produce 2,5 euro di minori spese di ritorno.
Preserviamo i nostri corpi con la medicina, ma non siamo solo corpi. Abbiamo pensieri, emozioni, paure, equilibri che sono altrettanto importanti, e vanno difesi e protetti.
Abbiamo scoperto il qui ed ora, nella maniera più cruda e violenta. Adesso sono, domani chissà. Adesso esco, domani chissà.
E va anche bene, se vuol dire vivere davvero, e a pieno, la propria vita.

Ma è piena vita una vita senza lo scenario di un domani da costruire?
Abbiamo bisogno di smettere di aver paura.

Abbiam bisogno del senso di vicinanza e unione.
Abbiam bisogno di tornare a sognare, credere, progettare, desiderare

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