Per capire meglio la realtà della F.O.M.O. , dobbiamo immaginarci la scena di un sabato sera a casa: mentre si sta vedendo un bel film, sfogliando un buon libro o si chiacchiera piacevolmente con qualcuno. Quando aprendo all’improvviso i social network come Facebook o Instagram e si constata che molti dei nostri amici stanno facendo cose divertenti, come una cena o un aperitivo. Se, davanti a tutto ciò si inizia a captare una certa inquietudine, si sta precipitando nella trappola della Fomo.
Fomo? Fear Of Missing Out
La Fomo acronimo di “Fear of missing out”, significa “paura di perdersi qualcosa”. La possiamo fare rientrare nei disturbi dell’ansia, e non è altro che la paura di non essere sempre presenti o solamente la necessità di dover uscire ogni sera per non rischiare di essere tagliati fuori. I soggetti affetti da Fomo precipitano in un circolo vizioso: desiderano riempire la solitudine con i social che solo formalmente gli danno compagnia, facendoli cadere di contro in un senso di solitudine ancora maggiore che cerca di riempire sempre attraverso i social.
Aspetti Principali della Fomo
- l’ansia connessa alla plausibilità che gli altri possano fare delle esperienze piacevoli e gratificanti dalle quali si è assenti;
- il desiderio costante di essere in contatto con gli altri attraverso i social network.
Queste due elementi possono essere conseguenti gli uni all’altri. Infatti, pensieri riguardanti l’esclusione possono originare ansia,mla prima componente, che si spiega in un comportamento compulsivo come controllare i social network per cercare di diminuire lo stato di ansia stesso.
Per tali motivi le manifestazioni comportamentali della Fomo assumono carattere compulsivo e ripetitivo, come per esempio il controllo della presenza di connessione internet, l’aggiornamento ripetuto delle pagine web e degli stati dei proprio social, l’uso prolungato dello smartphone e l’evitamento sociale.
Tipologie diverse di Fomo
Sussistono diverse tipologie di Fomo due sono le più conosciute. La prima è la nomofobia legata alla frustrazione generata dalla sola idea di non essere connessi o di avere la batteria scarica al cellulare. Questo comporta una sorta di ansia che può divenire cronica e ingestibile a lungo andare tanto da condizionare la qualità della vita e l’andamento di una giornata. Correalata a questa abbiam la sindrome da vibrazione fantasma che si manifesta quando abbiamo la percezione errata di aver sentito squillare o vibrare lo smartphone.
Da un punto di vista cognitivo la Fomo è contraddistinta da riflessioni del tipo: “Non mi sta rispondendo al messaggio, forse mi ha risposto e non l’ho visto “Vorrei chiudere la conversazione, ma potrei ferire i sentimenti del mio amico”. “Vorrei dormire, ma potrei perdermi qualcosa di importante”.
Tutt’oggi la Fomo non rientra in una malattia a tutti gli effetti riconosciuta. Nondimeno, si accosta alla dipendenza da internet, per i seguenti motivi:
- non essere presenti quando gli amici si vedono e si svagano provoca una sensazione di avvilimento e frustrazione;
- non sapere cosa stanno facendo gli amici rende nervosi;
- la necessità di informare subito online quando si fa qualcosa con altre persone;
- difficoltà di concentrazione mentre si studia o si lavora.
I soggetti maggiormente colpiti dalla Fomo sono i ragazzi in fase adolescenziale i quali apparirebbero i più a rischio nel subire le conseguenze Fomo. Prevalentemente sono i ragazzi più propensi delle ragazze ad utilizzare i social media per far fronte al corteo di sentimenti negativi legati alla paura di essere tagliati fuori.
Panico di Essere Tagliati Fuori
Tra le cause riferite dalle persone affette dalla Fomo vi è la sensazione di panico per il timore di essere tagliati fuori, vi è denso livello basso di autostima, incrementato dall’uso patologico della tecnologia, per cui chi soffre di questa problematica si sente minacciato all’idea che gli altri possano vivere esperienze e attività più interessanti delle proprie.
Paura di Essere Esclusi e Ansia Sociale
L’ansia sociale, è una forma di timidezza patologica caratterizzata da un’eccessiva paura di fare brutta figura, di apparire ridicoli di fronte agli altri (soprattutto estranei, persone autorevoli o dell’altro sesso), di essere inadeguati o non all’altezza delle situazioni. La persona che ne soffre tende ad avere lo sguardo rivolto sempre verso l’altro, nell’attesa di intercettare eventuali segnali di approvazione o disapprovazione, effettuando continuamente un confronto tra la propria rappresentazione e quella altrui, esacerbata dall’uso dei social.
La paura di essere esclusi sta diventando una sensazione molto reale e che sta iniziando a penetrare il nostro modo di vivere e determinare di cosa realmente abbiamo bisogno. A questo punto ci dovremmo chiedere:
potremo mai essere soddisfatti di ciò che abbiamo, anziché attaccarsi al timore di perdere qualcosa di meglio?