Emergenza Adolescenti: Presentato alla Camera Dei Deputati il Libro che Racconta l’Emergenza tra i Giovani
La vera emergenza sociale a cui stiamo assistendo mette le sue radici nel mondo degli adolescenti. Per questo nasce il Progetto editoriale “Emergenza Adolescenti“, edito da Gambini Editore e scritto a sei mani da Francesca Malatacca, Alessandro Meluzzi e Giorgio Calabrese
Il testo riporta numeri, dati e statistiche che dimostrano come il disagio tra gli adolescenti sia la vera emergenza a cui far fronte nell’immediato presente
I tre esperti denunciano dopo un’analisi attenta il disagio che investe le nuove generazioni ai tempi della pandemia
Francesca Malatacca, Psicoterapeuta, docente di Psicologia della Devianza e della Violenza; Alessandro Meluzzi Docente Universitario di Psicologia delle Comunità, Criminologo si occupa da sempre di devianze minorili; Giorgio Calabrese, docente all’Università di Dietoterapia Clinica.
Questa la Task Force di specialisti che presentano una raccolta di interventi sui disturbi che investono l’adolescenza in questo momento storico.
Un osservatorio pluridisciplinare che non trascura i numerosi sintomi di una serie di disturbi sociali e psicologici, causati in primis dall’isolamento forzato richiesto dalla pandemia e poi dalla conseguente iperconnessione tecnologica.
L’autolesionismo, le ideazioni suicidarie, i disturbi del comportamento alimentare, rappresentano ormai nella pandemia, una vera emergenza tra gli adolescenti
L’incidenza dei casi è quadruplicata rispetto ai tempi del pre – covid.
In alcuni casi i sintomi si sono organizzati in psicosi con compromesso esame della realtà. L’aggressività e le baby gang, il ritiro sociale e l’isolamento con dipendenza da Internet sono i sintomi di generazioni di giovani in allarme.
I social propongono modelli femminili costruiti attraverso la pubblicità e la moda, tra YouTuber e Influencer, dunque un grave fattore di rischio per la strutturazione del sé e dell’unicità della personalità, causandone invece un disturbo della percezione del rapporto con il proprio corpo.
Da un lato i genitori si trovano impreparati a decodificare i messaggi dei sistemi di comunicazione senza riuscirne ad ottenere feedback comprensibili.
Alle famiglie prima e agli insegnanti, saper intercettare i primi segnali di un malessere che prelude lo strutturarsi di un disagio in disturbo, perció viene richiesto un alto livello di attenzione e presenza, e “sorveglianza “. Poiché si osserva una destabilizzazione dell’equilibrio psicologico sul piano individuale e sociale, la grave difficoltà a riconoscere la propria immagine che si modifica rispetto all’infanzia, si esprime attraverso un conflitto a volte alimentato dagli stessi coetanei che con comportamenti emarginanti attuano strategie di bullismo, anche attraverso i social.
Un problema di identità di genere che si conferma attraverso l’isolamento.
I genitori sono disorientati dalla gravità delle manifestazioni sintomatiche vissute dai figli.
Nella patogenesi del malessere dei figli, quanto può influire la mancanza della complicità tra le figure genitoriali?
Ai servizi socio-sanitari, la richiesta di una riorganizzazione per poter rispondere all’emergenza adolescenti in modo adeguato.
Agli psicoterapeuti un adeguato Know now alle nuove forme di comunicazione affinché l’adolescente abbia la piena consapevolezza del proprio disagio ma soprattutto si senta accolto per poter iniziare un percorso terapeutico.
Lo stress post traumatico può lasciare segni duraturi nello sviluppo psico evolutivo degli adolescenti, impedendone il suo sano equilibrio, la cristallizzazione dei comportamenti può congelarne le fasi evolutive.
Gli esperti analizzano a fronte di questo quadro anche la mancata risposta tempestiva per prevenire che la sofferenza emotiva percepita nella prima ondata pandemica si trasformasse in qualcosa di grave.
Sono necessari interventi di prevenzione, attraverso equipe multidisciplinari anche implementando i servizi territoriali con più psicologi e più educatori, lavorando accanto alle famiglie e nelle scuole.
La Russia invade l’Ucraina, si rischia quella che sarà la più grande guerra in Europa dal 1945. I telegiornali e i video sui Social dei bombardamenti contagiano la mente degli adolescenti e dei bambini sulla consapevolezza della morte in modo più dettagliato.
Gli adolescenti che guardano Tik Tok sono sollecitati da informazioni multimediali sugli attacchi aerei.
L’impatto negativo delle informazioni anche da fonti inaffidabili rischia di creare disinformazione che acuisce la paura che è contagiosa, e provano a coinvolgere gli altri coetanei nei peggiori scenari per sentirsi meno soli.
Emergenza guerra nell’Emergenza sanitaria.
Quale mentalizzazione si svilupperà nelle nuove generazioni? Qual è il ruolo degli adulti accanto agli adolescenti?
Mercoledì 6 Aprile il libro “Emergenza Adolescenti”, edito da Gambini Editore, è stato presentato alla Camera dei Deputati con Occhio Che come media partner.
Molto spazio è stato dedicato all’importanza del raccordo tra i sistemi famiglia-scuola e ancora di più si è cercato di riflettere su quali sono i segnali di disagio che i ragazzi manifestano sopratutto a casa, con una preoccupante tendenza all’isolamento, e a scuola dove i fenomeni di ansia sono quasi fuori controllo.
Con Occhio Che stiamo seguendo fin dai primi mesi di lockdown le preoccupanti manifestazioni di disagio tra gli adolescenti e per questo siamo stati scelti come media partner dell’evento
L’attenzione al mondo dei giovani, al supporto per le famiglie, al ruolo centrale che in questo svolgono i mass media è doverosa per guidare gli adulti di domani, fuori dal drammatico momento storico che stiamo vivendo
Classe ’83, romana, i miei primi amori sono stati Dante Alighieri e Giovanni Falcone. Ho studiato lettere e sono appassionata di linguaggi dei mass media. Adoro analizzare i dati di ascolti tv e sono follemente innamorata del Festival di Sanremo, da sempre. La parte che preferisco di questo lavoro è quella che mi porta a conoscere le persone, in tutte le loro sfaccettature, per questo mi piace tantissimo fare interviste. In età adulta ho sviluppato una sfrenata passione per Carl Gustav Jung. Descrivermi in 3 parole? “Mangio Scrivo Amo” … al 100%!