Come Denise Pipitone: Ogni Giorno in Italia scompaiono 35 minori figli di Mamme come Piera Maggio

troviamo Denise

Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004, ha rilasciato recentemente un’intervista a Verissimo in cui si dichiara sicura del fatto che sua figlia sia ancora in vita. Dati statistici stimano che ogni giorno in Italia scompaiono 35 minori. Cosa succede ad un genitore che perde un figlio in circostanze misteriose senza mai più sapere che destino abbia avuto?

Nel 2022 in Italia sono scomparse 9.599 persone

I dati che abbiamo citato ci vengono forniti dal nuovo rapporto del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Nel rapporto per la prima metà del 2022 sono sparite nel nostro paese 9.599 persone. Ogni qualvolta scompare un minore è sempre un affare di famiglia, che coinvolge, travolge e sconvolge tutti. La sparizione di un bambino o di un adolescente è causa di profonda angoscia, soprattutto per i casi irrisolti, una lacerazione perenne. 

Un lutto senza una tomba

Un dolore straziante per una mamma e un papà è quello di restare all’oscuro del destino del proprio figlio, dividendosi ogni giorno tra la speranza di ritrovarlo e un sentimento persistente di angoscia per la sua perdita. La scomparsa di un figlio è per il nucleo familiare un evento fortemente traumatico: si vive quotidianamente, sospesi ad un filo sottile, nel tempo e nello spazio. Ogni giorno si vivono, e provano, sentimenti contrastanti di sgomento, rabbia, senso di colpa, impotenza, inadeguatezza, speranza e delusione si intervallano e tormentano le certezze di presenze e rapporti sicuri. Verosimilmente assistiamo ad un nucleo che si pone una serie  di domande nella testa e vive di sensi di colpa nel cuore.  Un tumulto di sentimenti dai quali non tutti riescono ad uscirne probabilmente da soli quindi diventa importante adottare le giuste politiche, per le ricerche, ma anche  quelle non bastano. 

In questi casi è tutto il contesto familiare che deve essere aiutato, supportato dal principio alla fine e  per impedire episodi di fughe volontarie, sia per essere preparati a sopportare e gestire la situazione se ci si trova ad aver perduto così un proprio caro.

Diventa necessario che, fin dal primo momento della denuncia di scomparsa e dell’inizio delle ricerche, i familiari siano assistiti da professionisti specializzati, capaci di offrire un adeguato supporto psicologico, eventualmente anche di comunicazione con strutture pubbliche, sia per il gruppo familiare, che per le figure amicali anche nel contesto della comunità allargata di appartenenza.

Piera Maggio: La Mamma Coraggio di Denise

Uno dei casi di bambini scomparsi irrisolti è quello di Denise Pipitone che racconta anche e soprattutto il coraggio di sua mamma Piera Maggio. Recentemente Piera Maggio ha raccontato la storia di Denise e della sua scomparsa in un libro, ed ha annunciato anche tramite Instagram la sua uscita.

 

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Un fattore che è emerso in questi anni nelle varie interviste che ha rilasciato Piera Maggio,  per come sta gestendo tutta la situazione, è la  grande quantità di resilienza ,una risorsa talmente preziosa che consente di far fronte alle situazioni più tremende come questa. 

Piera Maggio: La Resilienza della Mamma di Denise Pipitone

In psicologia con il termine resilienza si fa riferimento alla capacità di affrontare, resistere e riorganizzare in maniera positiva la propria vita dopo aver subito eventi particolarmente negativi e traumatici. Uno degli aspetti più importanti da promuovere in un processo di resilienza è l’elevata tolleranza alla frustrazione, cioè la capacità di procrastinare la gratificazione del momento presente per perseguire e perseverare nel raggiungimento dei propri obiettivi. Un indice alto di frustrazione permette all’individuo resiliente di incassare e riprendersi velocemente da una delusione o una sconfitta. Dall’altro lato la resistenza può evolvere in resilienza nel momento in cui permette alla persona non solo di non cedere sotto i colpi della vita, ma addirittura di ricostruire un equilibrio adattivo e funzionale. Il processo di resilienza rappresenta quella marcia in più della mera sopravvivenza a un trauma. È legato con la capacità di esperire il dolore e trasformarlo in forza, di sentire la rabbia e usarla come motore per il cambiamento creando un futuro di speranza alla disperazione. Quello che sappiamo che resilienti non si nasce, ma lo si può diventare, attraverso un processo dinamico in cui le caratteristiche personali e quelle della situazione si influenzano vicendevolmente.  Possiamo affrontare con successo un evento traumatico anche se in passato siamo caduti sotto il peso della difficoltà.

Mamme di Bambini scomparsi: Non arrendersi le fa sopravvivere

E sono queste le mamme di bambini scomparsi sono coloro che di fronte a queste difficoltà come l’evento traumatico della scomparsa del figlio, non si arrendono, ma al contrario, trovano la forza di andare avanti e sono capaci di convertire l’evento negativo subito in una fonte di apprendimento che consente loro di acquisire competenze utili per migliorare la propria vita.

Il Profilo Psicologico di Piera Maggio

Possiamo descrivere Piera Maggio come una donna decisa, energica, che non ha mai perso la speranza e non si è mai arresa alle ricerche sul ritrovamento di Denise Pipitone, la figlia dileguatasi nel nulla mentre giocava nei pressi della sua abitazione a Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004.  Quello che emerge è la risolutezza di questa madre, niente che possa spegnere quella fiamma che arde nel suo cuore. E sarebbe strano anche il contrario: una mamma che ha perso la sua bambina, ma che dopo 18 anni prosegue con tutte le sue energie, a scontrarsi con  tutte le segnalazioni di possibili bambine che potessero essere Denise, in tutti questi anni, tra le illusioni e gli ostacoli di una vicenda dai contorni offuscati. Nell’interivista rilasciata a Verissimo qualche giorno fa ha dichiarato:

Il trauma è stato talmente forte che ho pezzi della mia vita che mi mancano, ho vuoti di memoria

Continua con gli occhi pieni di lacrime riferisce:

Siamo forti, ma siamo mamme e siamo persone umane, ci sono momenti in cui la forza viene a mancare, è difficile portare costantemente avanti una battaglia. Ma io vado lotterò con forza fino alla verità, è quello che vogliamo ottenere. Ho una forte speranza che Denise sia viva

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